I 10 Migliori Bombardieri della Seconda Guerra Mondiale

Andiamo alla scoperta dei 10 Migliori Bombardieri della Seconda Guerra Mondiale, gli aerei che con il loro carico mortale, hanno segnato le sorti del secondo conflitto mondiale. Dal mitico Stuka al B-29 che sganciò le bombe atomiche sul Giappone.

Un focus sulle fantastiche macchine volanti, frutto delle più avanzate forme d’ingegneria e decisive, sia nel bene che nel male, per le sorti del conflitto.

Abbiamo già incontrato la varie volte la Seconda Guerra Mondiale, raccontando storia, uomini, macchine, navi, aerei in questi articoli:

Oggi andremo a vedere più da vicini gli aerei che hanno dato un impulso decisivo al conflitto, devastando città, fortificazioni, corazzate, carri armati, battaglioni e ogni altra cosa potesse venire in mente agli Stati Maggiori.

1.Avro 683 Lancaster

L’Avro 683 Lancaster è stato sin dalla sua entrata in servizio nel 1942, la punta di diamante delle squadriglie bombardieri della RAF.

7 uomini di equipaggio erano preposti a portare in aria questo pesante quadrimotore ad ala media, progettato dagli ingegneri inglesi, per colpire le postazioni naziste sul continente europeo.

Browning calibro .303 in (7,7 mm) disposte in 3 torrette, erano la base difensiva per questo bombardiere, capace di portare fino ad un massimo di 10.000 kg di bombe all’interno della capiente stiva.

Il Lancaster venne impiegato principalmente per missioni contro le città tedesche, anche se una delle missioni più importanti (operazione Catechism) portò all’affondamento della corazzata tedesca Tirpitz, riparata nel fiordi norvegesi. Per questa missione vennero utilizzate le mitiche bombe Tallboy, vere e proprie bestie, dal peso cadauna di 5443 kg.

Durante il conflitto andarono perduti 3 936 esemplari.

2.Boeing B-17 Flying Fortress

Il Boeing B-17 Flying Fortress, la mitica Fortezza Volante, fu senza ombra di dubbio, uno dei grandi protagonisti della Seconda Guerra Mondiale.

Progettato per essere quasi invulnerabile agli attacchi dei caccia nemici con ben 13 Browning M2 calibro .50 BMG, venne largamente impiegato dai comandi alleati come bombardiere a medio e lungo raggio.

Sviluppato dalla Boeing nel 1935, ed entrato in servizio nel 1938, il B-17, prese parte a numerose operazioni, sia sul versante del Pacifico, sia su quello Europeo. La sua versatilità era molto apprezzata dai comandi alleati che ne sfruttarono l’ottima operatività ad alta quota per i bombardamenti a tappeto contro le zone industriali più importanti della Germania.

Il B-17 è il protagonista del film Memphis Belle, ispirato alla vera storia di un equipaggio e del suo “uccello”.

3.Boeing B-29 Superfortress

Dopo l’inizio del conflitto, la catena decisionale statunitense, chiese alla Boeing di sviluppare un bombardiere dalle grandi dimensioni, capace di trasportare un grosso carico di bombe e di volare ad alta quota.

Il risultato, dal costo di ben 3 miliardi di dollari! portò alla luce il B-29, il bombardiere più avanzato ed efficace della Seconda Guerra Mondiale.

12 Browning M-2 calibro 12,7 mm, costituivano l’armamento difensivo di questo gigante, che divenne fondamentale nelle missioni a lungo raggio contro Germania e Giappone.

Il B-29, incasellò numerosi successi bellici, anche se le missioni più famose e conosciute, sono senza alcun dubbio quelle che videro protagonisti i due esemplari che operarono il bombardamento atomico contro le città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, i quali vennero denominati “Enola Gay” e “BOCKSCAR“.

4.Consolidated B-24 Liberator

Altro grande protagonista del conflitto fu il pesante quadrimotore ad ala medio-alta Consolidated B-24 Liberator.

Pesantemente corazzato e capiente, era assieme al B-17 la colonna vertebrale dell’USAAF, che lo impiegò in numerosi contesti tattici. Rispetto al B-17 volava ad una quota più bassa, che lo esponeva maggiormente agli attacchi dei caccia tedeschi.

Nonostante ciò la Luftwaffe, ebbe grosse difficoltà ad affrontare gli stormi di B-25. Si dovettero armare i caccia Me 109, con piccole bombe da 50 kg da lanciare in mezzo agli stormi, al fine di provocare danni consistenti.

Di tutte le missioni dove è stato protagonista, il B-24 viene ricordato maggiormente per la disastrosa azione contro i pozzi petroliferi di Ploiești, in Romania, il 1º agosto 1943.

5.de Havilland DH.98 Mosquito

Il de Havilland DH.98 Mosquito fu uno dei primi esempi caccia-bombardiere al mondo. Estremamente versatile ed efficace in diversi situazioni, venne utilizzato in tutti i teatri, riscuotendo grande successo ed ammirazione.

Le 4 mitragliatrici e i 4 cannoni, abbinati al carico massimo di 907 kg di bombe, facevano si che si potesse ergere con disinvoltura in diversi contesti, e numerose sono le missioni di grande successo portate a casa.

6.Handley Page Halifax

L’ Handley Page Halifax, fu un bombardiere pesante estremamente versatile, che fece impazzire di gioia lo Stato Maggiore della RAF per le ottime caratteristiche.

Ben corazzato, con una buona autonomia, cintura difensiva e specificatamente sviluppato per operare in condizioni notturne, divenne uno degli aerei maggiormente utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale.

Oltre alle numerose operazioni di bombardamento contro le coste francesi e norvegesi, l’ Handley Page Halifax venne utilizzato come aereo per il traino di alianti, il lancio di agenti dei servizi segreti, di rifornimenti per i movimenti di guerriglia e per le prime missioni di guerra elettronica.

Un bombardiere unico, capace di scrivere diversi capitoli di storia, come il bombardamento in Norvegia contro il sito che produceva l’acqua pesante che avrebbe portato la bomba atomica alla Germania.

Senza alcun dubbio uno dei 10 Migliori Bombardieri della Seconda Guerra Mondiale.

7.Heinkel He 177

L’ Heinkel He 177 era l’asse portante dell’aviazione d’attacco tedesca, e venne largamente utilizzato in tutti i fronti di guerra che videro la Germania in operazioni prettamente offensive.

Ebbe un ruolo fondamentale durante la famosa Battaglia d’Inghilterra, combattendo duramente con gli Spitfire e gli Hurricane inglesi a difesa e protezioni di Londra e delle grandi città industriali del Nord.

Ben equipaggiato e versatile, tanto da essere usato seppur raramente in operazioni antinave, è stato il maggior successo dell’ingegneria aeronautica tedesca, certificando quanto lo sviluppo dei bombardieri, fosse un capitolo dove la Germania non avesse dato il meglio di sé.

8.Junkers Ju 87 Stuka

Pur non essendo un bombardiere preposto a grandi carichi, lo Stuka era la perfetta rappresentazione della visione della guerra tedesca. Veloce, ben armato, capace di picchiare , bombardare e scappare come nessun altro aereo, era l’ingranaggio perfetto per la guerra veloce di movimento che aveva fatto le fortune di Hitler nella prima parte del conflitto.

Postazioni di fanteria, batterie e carri armati, avevano poco scampo contro gli Stuka, che si tuffavano a capofitto seminando il panico grazie alle sirene azionate dal flusso dell’aria, chiamate “trombe di Gerico“.

Ottimi pilota alleati, come il Capitano Eric Brown, elogiarono lo Stuka una volta terminato il conflitto:

«Avevo un’alta opinione dello Stuka, perché avevo pilotato molti bombardieri in picchiata e lo Ju 87 era l’unico che poteva lanciarsi in picchiata verticale. A volte i piloti dei bombardieri in picchiata dichiarano di essere scesi in picchiate verticali: sciocchezze. La pendenza massima raggiunta dagli altri bombardieri in picchiata era nell’ordine dei 60 gradi. Ma quando scendevi in picchiata con lo Stuka, poiché era tutto automatico, scendevi davvero in verticale. Sentivi che stavi volando sul migliore di questi velivoli e che stavi scendendo proprio perpendicolarmente. Il Vengeance e il Dauntless erano entrambi molto validi, ma non potevi scendere a pendenze superiori ai 60 o 70 gradi. Lo Stuka apparteneva a una classe tutta sua.»

Capitano Eric Brown

9.North American B-25 Mitchell

Il B-25 Mitchell era il cuore dei bombardieri medi in dotazione all’USAAF. L’apparecchio era estremamente equilibrato in tutte le sue componenti, rendendolo versatile e utile in diversi tipi di contesti e operazioni.

Nel corso del conflitto venne radicalmente modificato a seconda del teatro di guerra dove operava. Nel Pacifico, venne pesantemente armato con mitragliatrici e razzi per colpire le postazioni navali giapponesi a bassa quota. L’ottima velocità e robustezza lo rendeva perfetto per operazioni a medio raggio contro obiettivi da colpire a più ondate.

La missione più famosa dei B-25 fu senza alcun dubbio quella portata a termine dal tenente colonnello James Doolittle, che a seguito dell’attacco su Pearl Harbor, organizzò un Raid su Tokyo, riuscendo a far decollare i pesanti aerei dalla portaerei Uss Hornet.

10.Savoia-Marchetti S.M.79

«Si trattava indubbiamente di un aeroplano riuscitissimo, ma non si può pretendere che un aeroplano, per quanto riuscito, possa rimanere sulla breccia per ben dieci anni senza subire alcuna notevole modifica. E se alla fine della guerra i nostri reparti operavano ancora con quell’apparecchio costruito in tela, legno e tubi d’acciaio, vuol dire che i nostri equipaggi meritavano un monumento, ma vuole anche dire che in questo campo l’industria non era riuscita a far nulla di meglio.»

F. Pagliano

Basterebbe questa dichiarazione dello storico Franco Pagliano, per far capire quando il Savoia-Marchetti S.M.79, avesse le potenzialità per divenire un protagonista assoluto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Sviluppato nel 1936, sin dalla sua entrata in servizio frantumò diversi record mondiali, ponendosi come uno degli aerei più interessanti in circolazione.

Le scarse risorse italiane e la pochezza di Mussolini, non diedero adeguato numero di risorse tecniche per migliorare quello che era un ottimo progetto ma datato.

Durante la guerra venne anche configurato come aerosilurante, destreggiandosi con orgoglio in tutti i teatri dove operò, nonostante il poco addestramento degli equipaggi e le carenze logistiche che accompagnarono tutti i corpi d’armata italiani durante il conflitto.

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