I 5 Migliori Abbinamenti con le Ostriche

Le ostriche sono una delle leccornie del mare più amate ed apprezzate. Il loro gusto intenso, superbamente marino, è da sempre prediletto per grandi abbuffate di crudités accompagnate da fresco Champagne. Ma si può fare di più, quindi andiamo a scoprire I 5 Migliori Abbinamenti con le Ostriche.

1.Ostriche e Anguria

L’abbinamento più audace e curioso di questa selezione. Quel tocco di cetriolo, presente nell’anguria, si combina perfettamente con l’ostrica e i suoi sapori di mare. Ferran Adrià, grande chef spagnolo del Bulli, ne proponeva una versione romantica accompagnata da alcune alghe ed una spuma d’ostriche. Ovviamente osare così, sarà molto complicato da un punto di vista tecnico, ma un goccio di succo d’anguria, su di una ostrica cruda, con una puntata di pepe potrà darvi enormi sorprese goduriose.

2.Ostriche e Bacon

Prendete uno stuzzicadenti lungo, una bella fetta di bacon o similare, quindi pancetta tesa o simili, e dategli una bella grigliata sfrigolante. Un contrasto spettacolare e curiosissimo, con il salato e marino dell’ostrica che danzerà, come un’ arrangiamento di Franco Battiato su di un pezzo dei Daft Punk.

3.Ostriche e Maiale

Ostrica e Maiale vanno a braccetto in moltissime culture. Provate a mettere al fianco di una fresca ostrica Belon, una succulenta salsiccia alla brace. Questa combo, è molto diffusa in America del Sud ed anche in alcune zone della Francia, paese principe del mollusco marino. A Bordeaux, patri di grandi vini e grandi tradizioni, si usano le salsicce Loukenkas, mentre in Spagna i mini-chorizo la fanno da padrone. Un buon bicchiere di Graves bianco, vi manderà in estasi.

4.Ostriche e Pollo

Un abbinamento per veri zozzoni. Farcite un pollo o anche una bella quaglia con delle ostriche. Il risultato sarà assolutamente lussurioso e libidinoso. Una ricetta talmente semplice che fa quasi impressione per efficacia e risolutezza.

5.Ostriche e Prezzemolo

Come ultimo matrimonio dei nostri 5 Migliori Abbinamenti con le Ostriche abbiamo un grande classico. Ostrica e il prezzemolo vanno a braccetto da secoli. Le mitiche ostriche alla Rockfeller, furono inventate da Jules Alciatore, chef di New Orleans, che le inserì in menù nel 1899. La ricetta classica, prevede un mix di prezzemolo, capperi, olio Evo, il tutto posto sopra l’ostrica sgusciata e successivamente messa in forno con un poco di pangrattato. Ciaone proprio.

Ostriche e Vino: Abbinamenti

Questo succulento frutto di mare, trova il suo sodalizio più interessante, pregiato e famoso senza alcun dubbio con il vino. Ostriche e Champagne si sa, è un abbinamento che non lascia prigionieri sul campo, ma vi sono altri abbinamenti con interessanti e ottimi vini che vi lasceranno a bocca aperta. Andiamo a vedere alcuni matrimoni meno conosciuti ma di grande gusto e intensità, aggiungendo altra carne al fuoco ai nostri 5 Migliori Abbinamenti con le Ostriche.

Ostriche e Albarino Rias Baixas

La Rias Biaxas, è una regione vinicola della Spagna. Situata a Nord, in Galizia, questa terra, viene spazzata costantemente dalle correnti atlantiche, regalando vini bianchi di grande carattere, espressività ed emozione. L’Albarino, è il principe di questa regione. Profumato, intenso, elegante, con note di frutta citrica e frutta matura, questo meraviglioso vitigno, dotato anche una discreta longevità, danza perfettamente con le ostriche prodotte in questa regione.

Le ostriche galiziane, sono assai differenti dalle più conosciute francesi. Il loro gusto è più morbido, rotondo, quasi tendente alla nocciola. La loro morbidezza si sposa perfettamente con la freschezza dell’Albarino e degli stupendi vini che regala la DO (Denomincion d’Origen) della Rias Baixas.

Se vuoi saperne di più su questa regione vinicola clicca il tuo bel ditino sulla nostra guida alla Rias Baixas e all’Albarino.

Ostriche e Cava

Rimaniamo sempre in Spagna, ma ci spostiamo in Catalogna. Questa regione, famosa in tutto in il mondo per l’indipendentismo, la gioia della capitale Barcellona e le bellissime spiagge della Costa Brava e della Costa Dorada, è anche il maggior centro produttivo del Cava, il famoso vino frizzante spagnolo.

Nella regione del Penedes, il Cava raggiunge la sua massima espressione, grazie a moltissimi produttori che in questa conca florida e coltivata sin dai tempi antichi dai romani, producono un vino dalle ricche note aromatiche. I vitigni autoctoni, vale a dire Parellada, Xarel-lo, Macabeu, sono i più lavorati e utilizzati per creare questo nettare degli dei.

Ultimamente, il disciplinare ha allentato le briglie, permettendo anche la lavorazione di Pinot Nero e Chardonnay, i vitigni principi per creare ottimi vini frizzanti.

Il matrimonio con le ostriche viene quasi in automatico e spontaneo. La forza del vino, unita alle bollicine, che sgrassano perfettamente il palato, rendono le ostriche succose e tenere, permettendo un’armonia di stupenda immensità e forza.

Vi sono diverse tipologie di Cava, che variano secondo le parcelle lavorate e l’affinamento in bottiglia, ma tendenzialmente aspettatevi un gusto assai differente rispetto allo Champagne.

Ostriche e Chablis

Andiamo in Francia e precisamente in quella che assieme alla zona di Bordeaux è la regione più famosa ed importante per la produzione di vino: La Borgogna. Nota per i grandi Pinot Neri e i prezzi astronomici di alcune pregiate cantine, questa regione, riesce a dare vita anche a bianchi di incredibile fattura. La AOC dello Chablis, produce vini a base di Chardonnay dalla grande ed inconfondibile potenza e saggezza. Il suolo particolare unito al microclima ed alle grandi capacità dei produttori, rendono questi vini semplicemente perfetti per danzare con le ostriche.

La mitica nota che i francesi definiscono “goût de pierre à fusil”, vale a dire di pietra focaia, dona alle ostriche una grande complessità aromatica, esaltando la salinità e i profumi marini più complessi e intriganti.

Ostriche e DO Empordà (Spagna-Catalogna)

Torniamo in Spagna e torniamo in Catalogna, precisamente nella DO Empordà. Siamo al confine con la Francia, in un territorio molto eterogeneo, che spazia dai rilievi montuosi più interni, alle vallate vicino al mare e ai bellissimi borghi della Costa Brava.

I vini bianchi che dona questa regione sono assai interessanti e in evoluzione. I vitigni più lavorati sono Garnacha Bianca, Macabeu, Xarello e Moscatel de Alejandria. Al loro fianco, vi sono anche i più “classici” chardonnay e gewurztraminer, ma solitamente fungono da taglio, per le uve autoctone. In questa regione, numerosi produttori, hanno iniziato a vinificare in anfora, iniziando così un’evoluzione nel processo produttivo.

Il risultato, in molti casi, è assai sorprendente. I vini hanno una grandissima mineralità, unita ad una complessità aromatica intrigante ed evidente. Queste caratteristiche rendono queste produzioni assai interessanti se abbinate con le ostriche. Scegliete un’ostrica strutturata e forte. Lavoratela con spezie mediterranee ed erbe. Il matrimonio con il vino vi lascerà assolutamente senza fiato.

Ostriche e Riesling Alsaziano

Torniamo in Francia ed andiamo nella stupenda Alsazia. Questa regione, terra di grandi bianchi profumatissimi ed eleganti, produce dei Riesling di grandissimo livello e complessità.

Le note minerali e di idrocarburi sono estese e presenti, grazie anche ad una grande capacità di invecchiamento. Questi vini hanno una grandissima forza accompagnatrice con molte pietanza e con le ostriche danno veramente il meglio di sè.

Potete scegliere l’ostrica che preferite, ricordandovi di abbinare un vino giovane alle ostriche più tenui e morbide, scegliendo invece un vino più maturo per ostriche più intense e strutturate.

Ostriche e Sauternes

Rimaniamo in Francia per un abbinamento più audace e curioso. Il Sauternes è uno dei vini affetti da Botrytis cinerea più famosi ed apprezzati al mondo. Viene prodotto e lavorato nella zona di Bordeaux e i disciplinari sono rigidissimi e non lasciano scampo all’improvvisazione.

Il problema principale del Sauternes è il suo essere dolce. Dovremo quindi scegliere un vino leggermente più vecchio, prestando attenzione al residuo zuccherino. Il Semillon è ovviamente il vitigno che più viene utilizzato per produrre il Sauternes, quindi prestate bene attenzione alle etichette e alle lavorazioni.

Ad ogni modo, con la giusta bottiglia, quel tocco muffato si sposerà alla grande con le ostriche. Se volete proprio esagerare, buttateci un bel formaggio muffato. Cosa??

Si signori, un erborinato muffato vi manderà in estasi.

Ostriche e Sauvignon della Nuova Zelanda

Ostriche, Sauvignon, Nuova Zelanda?

Si, detta così sembra il testo di una canzone di Elio e Le Storie Tese ma tranquilli, non siamo impazziti del tutti. Senza alcun dubbio i vini del Nuovo Mondo, stanno prendendo grandemente piede negli ultimi anni. A dispetto della grande tradizione Europea, le conoscenze e le lavorazioni oltreoceano e oltre emisfero, si sono fatte assai interessanti e di ottimo livello.

Con il suo clima fresco e temperato, la zona di Marlborough, regala Sauvignon assai interessanti e di ottima fattura. I vini hanno una grande profondità aromatica, con sentori di frutta come limone, pesca, frutto della passione, assieme a note di asparagi e peperone verde.

L’ottimo sprint di questi vini è caldamente consigliato quando abbiamo di fronte ostriche dal sapore intenso e gustoso come la Fine de Bretagne.

Ostriche e Trebbiano d’Abruzzo

Ed eccoci finalmente in Italia. Andiamo nel centro, nel bellissimo Abruzzo. In questa terra, dove arrosticini, pastori, pascoli e Appennino si contaminano in continuazione vengono prodotti vini di grandissima qualità.

I rossi, lo sappiamo, sono meravigliosi. Il Montepulciano d’Abruzzo è una garanzia, ma con le ostriche non è proprio indicato. Viriamo allora decisi sul Trebbiano, un vino con una grande forza aromatica, un corpo robusto e deciso ed un finale quasi mandorlato in alcuni casi.

Lavorerà degnamente con le ostriche più pregiate, mantenendo i suoi sapori anche se vi abbiniamo pollo o bacon.

Andiamo sul facile, consigliando un produttore tra i più famosi: Emidio Pepe.

Ostriche e Vermentino dei Colli di Luni

Cambiamo versante ed andiamo sul Tirreno. Nelle province di Massa Carrara e La Spezia, viene prodotto il mitico Vermentino dei Colli di Luni. Un vino che può essere morbido e facile, così come robusto e speziato, a seconda della zona di produzione, della scelta del produttore e delle annate. In ogni caso, troverete questa DOC assai speciale in combo con le ostriche.

Se volete rimanere sul territorio, potete provare le Ostriche del Golfo di La Spezia, dato che vino chiama cibo, e come sempre i chilometraggi contigui hanno il loro perché.

Se volete andare su prodotti più classici provate i vini della bravissima Laura de La Pietra del Focolare, altrimenti se volete un prodotto più ardito, fidatevi di Alessandro e delle sue chicche con Terre della Luna. In entrambi in casi non rimarrete affatto delusi.

La carica aromatica del Vermentino renderà le ostriche morbide e gustose, lasciandole vagabondare nel vostro palato.

Ostriche e Vernaccia di Serrapetrona

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Ostriche e Vino Rosso Frizzante?

Ebbene si. Siamo nelle Marche, nella zona di San Severino precisamente. In queste lussureggianti vallate, i pochi produttori si spendono per creare la superba Vernaccia.

Questo vino, viene prodotto in due distinte maniere: Secco o Dolce.

In questo caso prenderemo in esame la versione secca ovviamente. La Vernaccia Secca viene ottenuta dalla pigiatura soffice del 50% di vernaccia nera passita e dal resto pigiato fresco. Le prime due fermentazioni avvengono spontaneamente ed in tempi differenti, la terza fermentazione avviene in autoclave unendo le due parti di vino.

Adatta a pecorini, affettati, primi di struttura e potenza, mantiene una grande capacità di sgrassare e pulire il palato. Può sembrare un accostamento ardito ma fidatevi, con ostriche irlandesi godrete come dei ricci in calore.

Ostriche e Champagne

Ed eccoci qua: il matrimonio più classico atteso e noto, il più famoso senza ombra di dubbio dei 5 Migliori Abbinamenti con le Ostriche. E’ talmente banale che si potrebbe pensare che sia solo un mero conformismo culinario. In realtà Ostriche e Champagne è un connubio che viene apprezzato sin dal 1700. Le corti francesi organizzavano ricchi banchetti dove si festeggiava con questi due elementi.

Quindi?

Quindi non scopriamo certo chissà che cosa. Le ostriche stanno da dio con lo Champagne e toccherà a voi e soprattutto al vostro budget, decidere su quale cantina e annata andare.

Come aprire le Ostriche

Pensate davvero che ve lo scriviamo? Guardate questo video. Lo spiega meglio di noi, si vede tutto e vi parte l’acquolina in bocca.

Ostriche Online: Dove Comprarle

Comprare le ostriche non è ovviamente un problema. Parliamo di un prodotto che si può trovare anche nei supermercati oramai. Certo, spesso la scelta è assai risicata e con poca inventiva e a essere onesti la qualità ogni tanto pecca.

Il vostro pesciarolo di fiducia sicuramente vi potrà aiutare, ma se volete saperne di più e volete riceverle comodamente seduti a casa, beh, allora visitate questo sito: ILoveOstrica.it

La varietà di prodotti, i prezzi e la precisione sono assicurati e vi potrete levare le voglie più inesplorate.

Quanto costano le Ostriche?

Domanda da un milione di dollari. Come sempre in questi casi non esiste una regola. Le varie qualità hanno prezzi differenti, così come determinati periodo dell’anno fanno aumentare o lievitare i prezzi.

Nella letteratura – Giovanni Verga

«- Insomma l’ideale dell’ostrica! – direte voi. – Proprio l’ideale dell’ostrica! e noi non abbiamo altro motivo di trovarlo ridicolo, che quello di non esser nati ostriche anche noi -.
Per altro il tenace attaccamento di quella povera gente allo scoglio sul quale la fortuna li ha lasciati cadere, […] questa rassegnazione coraggiosa ad una vita di stenti, questa religione della famiglia, […] mi sembrano – forse pel quarto d’ora – cose serissime e rispettabilissime anch’esse.»

Questo era il grande Giovanni Verga. Questo concetto, si basa sulla convinzione che per coloro che appartengono alla fascia dei deboli è necessario rimanere legati ai valori della famiglia, al lavoro, alle tradizioni ataviche, per evitare che il mondo, cioè il “pesce vorace”, li divori.

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