Oggi parleremo del grande Gary Oldman, e di 3 film assolutamente da vedere a tutti i costi, tra la sua straordinaria filmografia, che vi faranno assolutamente felici.
Gary Oldman nasce a Londra nel 1958.
La grande carriera che oggi conosciamo, nasce mattoncino dopo mattoncino, con tanta tenacia, passione per la recitazione, dedizione e voglia da vendere.
Oldman porterà sempre sullo schermo questa grande, anzi, grandissima personalità, che probabilmente è stata uno dei cardini, che lo ha portato ai vertici qualitativi del cinema moderno.
Leon – 1994
Leon esce nel 1994, per la regia di Luc Besson, con protagonisti Jean Reno e una giovanissima Natalie Portman.
A proposito.Ricordate The Social Network di David Fincher?
Si, proprio quello, il film sulla storia della nascita di Facebook, con Mark Zuckerberg in versione sfigato.
Ebbene, nel film, durante una seduta tra gli avvocati di Mr Facebook e quelli dei Gemelli Winklevoss , viene fuori che nel campus di Harvard, frequentato da futuri illustri imprenditori, futuri direttori di banca etc…. è presente anche una futura stella del cinema.
Chi è questa stella del cinema?
Ebbene si, è proprio Miss Natalie Portman.
La signorina Portman entra nel cast di Leon in punta di piedi e ne esce con una grandiosità straripante, merito anche di quel bomberino verdognolo che indossa.
Gary Oldman, soffice come una piuma, è capace di entrare nel film, con una dolcezza psicopatica fortuita e immersiva.
La grandiosità con la quale Oldman, interpreta alla perfezione un poliziotto narcisista, corrotto, drogato pieno di sè ha dell’eccezionale.
Gli ingressi nelle stanze sotto metamfetamina, con musica classica a tutto volume, l’espressione da psicopatico, conscio di esserlo e fiero di esserne cosciente, sono un orgasmo cinematografico.
Oldman porta il teatro al cinema vestendosi di bianco aleggiante per tutto il film.
Una grande interpretazione, data anche dai grandissimi Jean Reno e Luc Besson, pregevoli artigiani francesi, che instaurano un meltin-pot euro/americano.
La pazza e vecchia Europa che incontra seduce e soccombe, alla giovane Portman Americana.
La Talpa – 2011
Le spy story sono sempre complicate e incasinate, e se non si costruiscono bene, risultano una marea di stronzate condite da una rottura di palle scontata.
E qui Gary Oldman diventa maestro.
La Talpa, uscito nel 2011 per la regia di Tomas Alfredson è un’ eccezione.
Sarà la regia, sarà il cast con Oldman (ovviamente), Colin Firth, Tom Hardy, Mark Strong, sarà l’atmosfera delle parole del grande scrittore John le Carrè, ma tutto ne La Talpa si muove perfettamente.
Una calma glaciale, dai movimenti incredibilmente lenti ma forti.
L’ape che lentamente viene fatta uscire dalla macchina.
La bottiglia di whiskey che viene aperta.
Lo sguardo genitoriale verso Ricky Tarr.
Oldman porta la calma sul set e la rende la totale protagonista del film.La calma è il vero momento di suspence, non l’azione.
Il film è azione continua, e Oldman riesce a donare un pausa di riflessione e intensità, che arrivano come una tirata di Marlboro dopo 3 Gin Tonic.
L’ Ora più Buia – 2017
Oldman affronta la politica e riscrive un personaggio incredibile come Winston Churcill, con una forza e una veemenza più conservatrice dello stesso.
Non per nulla Gary Oldman vincerà l’oscar come miglior attore protagonista.
Diretto da Joe Wright ed uscito nel 2017, L’Ora più Buia racconta le drammatiche fasi dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale.
I mesi in cui il governo inglese perse le staffe e si rifugiò nel grande saggio Winston come primo ministro, pur di arginare l’avanzata dei tedeschi.
Oldman, truccato in maniera semplicemente sublime, dona al film e al personaggio un’aurea quasi regale, con un’autorità che penetra lo schermo a tutto tondo.
La pellicola, per i non appassionati di storia poteva risultare noiosa.
Per gli storici, come il sottoscritto, è stata una cavalcata reale verso uno dei momenti più entusiasmanti del 900.
Le Germania Nazista di Hitler, che attacca l’Europa intera e in men che non si dica, conquista la vecchia Francia.
Decenni di politica Europea andata in fumo, con governi e cittadini in crisi e costretti a pensare: Tutto ma non un altra guerra.
Erano altri tempi.
Tempi dove anche se v’era una guerra le persone vivevano con fierezza.
Oggi viviamo sulle cazzate, compreso questo articolo, che ci danno l’endorfina necessaria per andare avanti.